FARMACI E FALSE CREDENZE

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Gli antibiotici prevengono l’infezione

Gli antibiotici non hanno effetto sui virus e quindi neanche sul coronavirus.


Se si hanno avuto contatti con soggetti positivi al virus si possono prendere dei medicinali che prevengono l’infezione, é vero?

Non esiste attualmente nessuna terapia utilizzabile in via preventiva. L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha autorizzato diversi studi per la sperimentazione di medicinali per il trattamento di Covid-19 e l’Agenzia europea del Farmaco (EMA) ha comunicato che attualmente ci sono 40 medicinali e 12 vaccini in via di sviluppo e che su due vaccini sono stati avviati studi clinici di Fase I. Sono tutti studi sperimentali e nessun farmaco ha ancora dimostrato la sua efficacia nel trattamento di COVID-19.


Per difendermi dal virus posso andare in farmacia e acquistare i nuovi farmaci sperimentali.

Un farmaco prima di arrivare nelle farmacie deve aver superato diverse fasi di sperimentazione che ne testano l’efficacia, la qualità e la sicurezza seguendo procedure ben definite. Solo dopo che ha superato tutte le fasi di sperimentazione, ed ha avuto l’autorizzazione dalle autorità competenti, può essere disponibile nelle farmacie e può essere acquistato dopo prescrizione medica.


I farmaci antivirali prevengono l’infezione da nuovo coronavirus.

Non ci sono evidenze su una loro azione preventiva.


La Tachipirina cura l’infezione da nuovo coronavirus.

La Tachipirina (paracetamolo) svolge un’azione antipiretica ed è quindi molto utile in caso di febbre alta, ma non cura l’infezione da nuovo coronavirus.


L’Argento colloidale è un disinfettante e protegge dal virus.

Nessuna evidenza scientifica attualmente disponibile indica un ruolo protettivo dell’argento colloidale nei confronti del nuovo coronavirus.


La vitamina D protegge dall’infezione da nuovo coronavirus

Non ci sono attualmente evidenze scientifiche che la vitamina D giochi un ruolo nella protezione dall’infezione da nuovo coronavirus.


Quest’anno non mi vaccinerò contro l’influenza perché il vaccino antinfluenzale facilita il contagio con il nuovo coronavirus.

Non esistono evidenze che il vaccino antinfluenzale faciliti il contagio con il nuovo coronavirus. Si tratta di due virus diversi. La vaccinazione antinfluenzale evita di contrarre il virus dell’influenza stagionale e quindi ha un duplice vantaggio: facilita la distinzione tra le due malattie (influenza e COVID-19) e protegge le persone a rischio di sviluppare forme gravi di influenza.


Gli extracomunitari sono immuni all’epidemia grazie al vaccino contro la Tubercolosi?

Il vaccino per la Tubercolosi non ha nulla a che vedere con il Coronavirus: la TBC è dovuta ad un batterio e non a un virus. Si ricorda che le malattie possono fare ammalare chiunque indipendentemente dalla loro etnia.


Lo yoga migliora la respirazione e quindi non mi fa ammalare di Covid-19.

Non ci sono evidenze che abbia un ruolo protettivo nei confronti dell’infezione da nuovo coronavirus.


Il coronavirus colpisce l’apparato respiratorio quindi se sono in grado di trattenere il respiro per almeno 10 secondi senza tossire vuol dire che sono sano.

I sintomi di Covid-19 generalmente sono lievi e in questo caso non impediscono lo svolgimento di attività moderate. Inoltre il modo migliore e scientificamente dimostrato per confermare se si ha il Covid-19 è con un test di laboratorio e non mediante prove di apnea o con esercizi di respirazione.


Il sudore emesso durante l’attività fisica elimina anche il virus

Non ci sono evidenze scientifiche che il virus sia eliminato attraverso il sudore, ma l’attività fisica ha effetti benefici sulla salute generale della persona. Per questo è consigliabile praticarla in anche casa in questo periodo in cui non si può uscire, se non per necessità.


Tratto da “Covid-19 e fake news: le nuove bufale smentite dal Ministero”

Fonte: Ministero della Salute